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Col de la Puìna, 5 Settembre 2009

Veloce escursione al Col de la Puìna in un'altra giornata che definire stupenda è riduttivo! Durante la notte è entrata aria fredda e secca da NW che ha ripulito l'aria e fatto scendere le temperature sotto lo zero oltre i 2000 metri.
Partiamo dai 1650 metri del piazzale qualche tornate prima del passo Staulanza in fondo alla Val Fiorentina.
La temperatura al parcheggio è di 2° e tutta la prima parte di sentiero è all'ombra. Un pò perchè avevamo poco tempo, un pò per il freddo, saliamo praticamente di corsa. Si sale per la comoda mulattiera che porta al rifugio Città di Fiume.
A circa metà strada c'è Malga Fiorentina con bellissima vista sulla Marmolada e sul gruppo del Sella.







In circa 35 minuti raggiungiamo il rifugio città di Fiume ed il sole!



dal rifugio verso il Civetta



decidiamo di tirare dritti, la cima sembra vicina



si segue una traccia che percorre tutta la cresta sud-est del Col de la Puìna.







Il primo pezzo è ripido su prato, ma niente di impegnativo. L'ultimo pezzo diventa molto ripido ed a tratti scivoloso.
Una foto sulla prima parte di cresta



Nell'ultimo pezzo si risalgono sfasciumi aiutandosi con le mani. Sopra i 2100 metri troviamo anche molto ghiaccio, l'acqua del temporale del giorno prima si era ghiacciata grazie all'irruzione ferdda della notte.



Si intravede la croce di vetta



l'ultimo tratto finale



e dopo 1 ora e 25 minuti dalla partenza e 600 metri di dislivello, finalmente in vetta!
Nella foto mia sorella



questo invece sono io



l'ultimo tratto di cresta con il Pelmo sullo sfondo



il percorso fatto. In basso il città di Fiume e sul fondo valle c'è il parcheggio



il classico panorama di vetta



il tempo di gustarci lo stupendo panorama ed è tempo di tornare. La discesa è piacevole nonostante il sentiero sia ripido, un paio di scatti







scendiamo velocemente e in un'altra oretta abbondante siamo di nuovo al parcheggio.
Un ultimo sguardo alla cima dal parcheggio prima di partire



peccato per la fretta, ma escursione di notevole bellezza.


Luca Stevanato

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