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Un inverno che entra nella storia: Val Zoldana 8 Febbraio 2009

In questo inizio di febbraio le nostre Dolomiti scrivono un'altra pagina di storia per quanto riguarda l'accumulo di neve al suolo.
Dopo le abbondanti nevicate degli ultimi giorni, avvenute grazie all'ennesima sciroccata dell'inverno, l'accumulo di neve al suolo raggiunge l'esorbitante cifra di 265 cm a 1388 metri. La gente del luogo parla di evento eccezionale e solo le persone più anziane ricordano due inverni più nevosi di questo. Il 1951 quando caddero in tutta la stagione invernale ben 11 metri di neve e l'insuperabile 1931 con i suoi 13 metri di neve. Quest'anno siamo a 8 metri totali di neve accumulata e quindi, mancando ancora due mesi alla fine dell'inverno per questa quota, non è un utopia raggiungere il record stabilito nel 1951! Gli accumuli già di per se eccezionali di inizio dicembre, sono stati letteralmente surclassati.
Passiamo quindi alla consueta meteocronaca.
La giornata si presente cupa e in prossimità delle Prealpi inizia a piovere copiosamente. La temperatura scende molto velocemente e nei pressi di Longarone la precipitazione diventa nevosa.
Grazie all'intensità delle precipitazioni, l'asfalto diventa subito bianco creando non pochi problemi alla circolazione nella valle. Con molta pazienza riusciamo a percorrere i 30 km che separano Longarone da Pecol.
Nel tragitto immancabile lo spettacolo delle fontane di ghiaccio.



Appena arrivati la situazione che si presenta è questa



Neve che arriva al balcone del primo piano. Circa 3 metri sui prati.
Le vie del paese sono tenute libere con molta fatica e quelle secondarie sono vere e proprie piste da sci.



I muri di neve si sprecano e i giardini delle case non esistono più.



Uno scorcio di Pecol, si fa fatica anche a fare delle foto paesaggistiche in quanto i muri di neve ai lati delle strade sono alti più di 3 metri ed ostruiscono la visuale in tutte le direzioni



Dietro di me l'accumulo su un prato. Notate la staccionata che è alta circa 1.2 metri.



Questa invece una foto curiosa, uno sci incastrato nel muro di neve. Dalla stratigrafia delle nevicate, dovrebbe essere lì almeno da fine dicembre.



Una via del paese



Proprietà Privata! O meglio, proprietà della neve?



Proseguiamo la nostra camminata, la neve accumulata ai lati della strada è veramente tanta!
Qui i tecnici dell'enel non avranno bisogno di scale per i prossimi mesi..



La passeggiata prosegue nelle vie secondari in mezzo alle trincee



Ma ad un certo punto la strada (che d'estate conduce alla chiesa) è sbarrata da un muro di neve alto 4-5 metri.



Niente paura! La neve sottostante è abbastanza dura e si può tentare la scalata



Una volta raggiunto la cima della muraglia, tentiamo di proseguire sopra i 3 metri di neve ma non è affatto semplice. La neve fresca è sugli 80 cm e la neve sotto non è completamente compattata.



Uno scorcio della chiesa visto "dall'alto"



in discesa dal muro! L'equilibrista



Le entrate delle case fanno impressione, altri 30 cm di neve ed i cunicoli si chiudono!







Ancora cunicoli



Arriviamo quindi alla chiesa, o almeno, a quello che ne rimane!
Il tetto visto da una prospettiva un pò insolita



Pecol vecchio dal tetto della chiesa



Qualche problema nel scattare le foto



L'entrata della chiesa è sbarrata da 4 metri di neve. Le Funzioni sono spostate a tempo indeterminato nella vicina chiesa di Mareson



Il giardino difronte alla chiesa



Un confronto con inizio dicembre. Il giardino è lo stesso, la foto di prima è fatta sulla staccionata che si vede sulla sinistra di questa foto



Un giardino completamente sommerso. Se tanto mi da tanto, sotto quel mucchio potrebbe esserci un'altra automobile



Il letto del Maè sotterrato, la prospettiva inganna, ma il letto del torrente è fondo 4 metri



Altro giardino, purtroppo non ho una foto estiva, ma vi posso assicurare che il giardino non parte dalla staccionata, ma un metro sotto! E' "ribassato" rispetto al piano stradale



La rampa di una garage



la stessa rampa ad inizio dicembre



Un altro giardino, qui d'estate ci sono le giostre per i bambini



Prosegue il giro nelle muraglie



un lampione vissuto



Pauraaaaaa!!



Si gioca a nascondino!



La neve sui tetti inizia a diventare un serio problema e bisogna spalarla



Finisce qui la mattinata, nel pomeriggio si salirà a Coi, paesino a 1494 metri sul versante sud della valle.


Vai alla seconda parte


Luca Stevanato

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